Satan Takes A Holiday: recensione LP
Dopo il grande successo di A New Sensation (2019) e Aliens (2017) che hanno visto brani apparire nelle colonne sonore di serie come Lucifer e Gotham, i Satan Takes A Holiday tornano con un nuovo album. Satanism riaccende la fiamma della miscela della band tra il rock’n’roll e garage anni ’70 e l’amore per il dark pop contemporaneo.
“Follow Me To The Desert” apre l’album in modo potente ed energico, come afferma la band: “Volevamo iniziasse con qualcosa di familiare ma più elevato e con un livello di energia pari a 10”. Una vera e propria bomba che è soltanto il primo passo verso ciò che l’ascoltatore potrà assaporare all’interno di questo nuovo lavoro. Il testo, da subito diretto, parla dei comportamenti offensivi che possono scaturire da un luogo di amore e degli effetti del combattere in modo sleale.
“All Nighter” è un seducente groove che tratta di temi come voci intrusive nella mentntasmi che la abitano in modo persistente e notti passate insonni.
La band dice dei featuring presenti nel brano: “Ci siamo resi conto all’inizio di avere la grande opportunità di portare un cantante ospite per il ‘botta e risposta’ del coro nel ritornello e anche per accompagnare le strofe. L’electro-queen Emmon è stata una grande sorpresa per noi. Il climax della canzone ha richiesto un assolo di chitarra che Andreas Hourdakis ci ha aiutato ad ottene in un modo che nemmeno potevamo immaginare”. Forse uno dei brani che più rimangono impressi nella mente.
“The Sound I Like” catapulta l’ascoltatore nelle atmosfere anni ’70, che influenzano da sempre la band. Sembra quasi di essere finiti in un altro album, ed è proprio questo che rende questo nuovo lavoro mai monotono e sempre ricco di sfaccettature apprezzabili ad ogni nuovo ascolto.
La facilità con la quale i Satan Takes A Holiday riescono a passare da un genere ad uno completamente diverso senza mai stravolgere il loro stile, ma mantenendo sempre alta l’attenzione di chi ascolta è sorprendente e fa capire quanto questa band sia capace di spaziare, sperimentare e rinnovarsi in maniera costante.
Il frontman afferma di questo brano: “E’ un inno per gli introversi. Al limite della violenza, groovy e accattivante nel suo ritornello sulla voglia di silenzio e di spazio privato. Contraddittorio, ma al tempo stesso azzeccato come qualsiasi cosa dei Satan Takes A Holiday”.
“Island Is Man” chiude l’album con un’altra esplosione di energia che rimanda a tratti ai The Hives per lo stile del cantato e delle chitarre in brani come Hate To Say I Told You So, ma più rapide e che restano comunque solo rimandi senza mai esserne copie o plagi.
Una conclusione che lascia l’ascoltatore con il desiderio di ricominciare tutto da capo e riascoltare ancora una volta ogni singolo brano per gustare nuovamente ogni singolo pezzo ed ogni suo più piccolo dettaglio.
“Satanism” è sicuramente l’album più sincero, riflessivo e audace dei Satan Takes A Holiday, addentrandosi in temi come il dolore, le notti insonni, l’educazione data dai genitori, gli scontri violenti, le rese dei conti finali e invitando gli ascoltatori a ballare, ribellarsi e riflettere. Una vera chicca, piena di sperimentazione ed esplorazione di nuovi orizzonti artistici, che stupirà sia i fan di vecchia data che i nuovi ascoltatori, lasciandoli affascinati e pronti ad un nuovo ascolto
Tracklist:
01. Follow Me To The Desert
02. All Nighter (feat. Emmon, Andreas Hourdakis)
03. Feel My Love
04. FBL MND
05. Sky And Me
06. You You You
07. No Friends In High Places
08. The Sound I Like
09. Make A Boy A Man
10. Traps!
11. I Am Become
12. Island Is Man (feat. Von Arve)
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