Elvenking: recensione LP
Elvenking: Reader Of The Runes – Rapture [LP] (Afm Records)
Gli Elvenking tornano con il loro undicesimo album in studio, “Reader Of The Runes – Rapture“, che segna il sequel dell’acclamato Reader Of The Runes – Divination (2019), secondo album di quella che diventerà una trilogia.
Questo nuovo lavoro ha fatto sì che la band adottasse un approccio più oscuro e pesante per meglio adattarsi alla violenza della trama, come afferma il frontman Damna: “Questo ci ha dato la possibilità di scavare nelle profondità delle nostre influenze metal più estreme. Sappiamo di essere una band principalmente melodica, ma sentiamo con questo nuovo lavoro di aver stabilito un ulteriore standard in ciò che siamo in grado di realizzare”.
Un album che racchiude in ogni singolo brano un racconto cupo e accattivante e che va pertanto ascoltato nella sua interezza per goderne pienamente.
In apertura “Rapture” trasporta immediatamente in luoghi mistici, con la sua introduzione che sembra quasi una sorta di rituale. Un brano che alterna parti più melodiche ad atmosfere più oscure, il tutto accompagnato da epiche orchestrazioni e che sicuramente è il preludio perfetto per ciò che sarà l’intero album.
“Bride Of Night”, che vede come ospite Heike Langhans, ex voce femminile dei Draconian, è forse la traccia più delicata dell’album, pur conservando la potenza caratteristica di questo concept. La melodia di violino accompagna durante l’intera narrazione fino al ritornello, catchy e coinvolgente, in cui il ruvido growl di Heike e la pulita voce di Damna si intrecciano creando un senso di malinconia nell’ascoltatore.
In “To The North” si mescolano la cupezza del death metal e del growl quasi ringhiato, la dolcezza del violino e del cantato in clean, la potenza martellante della batteria e le sferzate potenti delle chitarre, in un brano dinamico che non smette di sorprendere ad ogni nuovo ascolto per le sue molteplici sfaccettature.
“Red Mist” si presenta inizialmente come una dolce ballad semi-acustica che cresce d’intensità fino ad esplodere in una traccia che sicuramente non ci si aspetta. La poliedricità di questa band è ben esplicata in questo pezzo, un connubio perfetto tra energia e melodia, in un ritornello che rimane stampato nella testa.
Un pezzo che è quasi un cerchio che si apre per poi richiudersi su sé stesso esattamente come era iniziato, in una ballad, e che sicuramente è una piccola chicca all’interno dell’album.
“The Repentant” si apre in modo drammatico per poi accompagnare l’ascoltatore in una montagna russa tra la malinconia delle chitarre e del cantato e l’epicità e durezza della batteria e delle backing vocals quasi urlate. Una conclusione perfetta per questo album che mette in luce le svariate anime di questa band che ha molto da raccontare e molto con cui sorprendere ad ogni nuovo lavoro.
Con “Reader Of The Runes – Rapture“, gli Elvenking riescono ancora una volta a sorprendere, ogni pezzo racchiude in sé tutti gli elementi che contraddistinguono e caratterizzano la band che oramai ha forgiato il proprio stile unico e inconfondibile.
Un album sicuramente più cupo e più pesante rispetto ai precedenti, ma che mantiene i capisaldi che la band offre ai propri ascoltatori da sempre come melodie catchy, atmosfere folk e cori trascinanti e che sicuramente catturerà sia i fan di vecchia data che i nuovi ascoltatori amanti del genere
Tracklist:
01. Rapture
02. The Hanging Tree
03. Bride Of Night
04. Herdchant
05. The Cursed Cavalier
06. To The North
07. Covenant
08. Red Mist
09. Incantantions
10. An Autumn Reverie
11. The Repentant
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